Padova Pride tra gioco e teatro di denuncia

Sono due gli appuntamenti di sabato 16 giugno organizzati dal Comitato Padova Pride. Alle 16.00 la Sala Polivalente di via Valeri ospiterà un momento ludico con la presentazione del gioco di carte “Lobbies” organizzato da L’Altrove – Gruppo LGBTNerd Padova. Alle 21.00 si cambia completamente registro e ci si sposta al Centro Culturale Altinate San Gaetano dove il Gruppo Teatro Tralaltro porterà in scena “La cella zero” di Antonio Mocciola e Pietro Ioia.

Proseguono sabato 16 giugno gli appuntamenti organizzati dal Comitato Padova Pride per coinvolgere la cittadinanza in vista del corteo del 30 giugno dedicato all’orgoglio e la visibilità delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali.

Gruppo Teatrale Tralaltro immagini repertorio

Due eventi, molto diversi tra loro che inizieranno alle 16.00 alla Sala Polivalente di via Valeri con un incontro ludico organizzato da L’Altrove – Gruppo LGBTNerd Padova che presenterà il gioco di carte “Lobbies”.

Inventato da La Gilda – progetto di laboratorio ludico che si propone di riunire giocatori e giocatrici di ruolo, da tavolo e di carte sotto la stessa bandiera, quella del Cassero LGBT center – “Lobbies” è una sfida all’ultimo evento tra le quattro lobby degli Attivisti, Edonisti, Queer e Upper Class del mondo LGBT. Sfrutta le risorse a disposizione della tua lobby per controllare, grazie ai tuoi personaggi, i luoghi della città e organizza il prossimo nuovo grande evento. Gli autori presenteranno il gioco e daranno al pubblico la possibilità di testarlo in anteprima.

Si cambia completamente registro, alle 21.00 al Centro Culturale Altinate San Gaetano, dove il Gruppo Teatro Tralaltro, diretto da Arianna Negro, porterà in scena “La cella zero”, uno spettacolo scritto nel 2016 da Antonio Mocciola e Pietro Ioia.

L’opera narra la vicenda realmente accaduta allo stesso Ioia e delle violenze da lui subite nel carcere di Poggioreale. Uscito dal carcere, Pietro denuncia l’esistenza di una cella ove i detenuti vengono maltrattati e subiscono abusi, che viene chiamata appunto “cella zero” poiché non numerata e nascosta ai controlli. Lo spettacolo racconta non solo la storia di Pietro e dei suoi compagni ma anche quella di chi rimane fuori impotente ad aspettare. “La cella zero” da voce inoltre al “cattivo” della vicenda sondandone la psicologia: in “cella zero” nessuno è buono o cattivo, tutti sono vittima di un sistema più grande.

Data la crudezza dei contenuti e le scene di nudo esplicite, lo spettacolo è vietato ai minori di 18 anni.

Per informazioni
info@padovapride.it
www.padovapride.it

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