Sant’Antonio va all’Università

La firma dell’accordo: la Pontificia Biblioteca Antoniana di Padova aderisce al Catalogo del Sistema Bibliotecario Padovano

Venerdì 14 settembre nel salone della Pontificia Biblioteca Antoniana di Padova, l’avv. Emanuele Tessari, Presidente Capo della Veneranda Arca di S. Antonio e il prof. Rosario Rizzuto, Magnifico Rettore dell’Università di Padova, hanno firmato l’accordo che sancisce l’adesione della Pontificia Biblioteca Antoniana di Padova al Catalogo del Sistema Bibliotecario Padovano. Il catalogo -oltre 828 manoscritti, dei quali circa 600 medievali, oltre 260 incunaboli, 3.200 edizioni del XVI secolo e una notevole collezione di edizioni ebraiche- sarà consultabile nell’OPAC del Polo Universitario Padovano e nel Catalogo Nazionale dell’Indice del Sistema Bibliotecario Nazionale.

La Pontificia Biblioteca Antoniana e l’Università rappresentano, ciascuno nel proprio ambito, esempi originali e illustri di istituzioni plurisecolari che hanno mantenuto nel tempo un ruolo assolutamente diverso ma sicuramente di notevole importanza per il nostro territorio.

Per questo motivo l’adesione della Pontificia Biblioteca Antoniana di Padova al Catalogo del Sistema Bibliotecario Padovano e la condivisione della piattaforma gestionale della base dati allocata presso l’Università rappresenta un momento particolarmente significativo per la completa realizzazione di un Sistema bibliotecario integrato del territorio padovano.

Emanuele Tessari, Presidente Capo della Veneranda Arca di S. Antonio e Rosario Rizzuto, Magnifico Rettore dell’Università di Padova ©Giacomo De Checchi 2018

«Il progetto di catalogazione partecipata – dichiara l’avv. Emanuele Tessari, Presidente Capo della Veneranda Arca di S. Antonio – prende avvio, per tre anni, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova, a cui va tutta la nostra gratitudine. Esso comporta anche un ulteriore rimarchevole aspetto, e cioè la possibilità di dare lavoro, per il triennio a due giovani, formati nelle discipline umanistiche storiche e storico artistiche dei rispettivi Dipartimenti universitari, che potranno così acquisire competenze specialistiche, da spendere nel mercato del lavoro. La possibilità di essere nell’OPAC del Polo Universitario Padovano, la conseguente visibilità nel sistema SBN italiano, genera per la Pontificia Biblioteca Antoniana una serie di ricadute positive, concrete e verificabili, a cui aggiungiamo ora, anche l’intento di promuovere il salone in cui avviene la firma di questa convenzione, renderlo noto ai padovani mediante iniziative in linea con l’altezza e la bellezza dei tesori che custodisce, dei quali la Veneranda Arca intende oggi essere, più e oltre che amministratrice, ente di valorizzazione attenta e consapevole dei valori espressi dalla civiltà occidentale di segno francescano e antoniano qui custoditi.»

«In questo modo – sottolinea il Prof. Rosario Rizzuto, Magnifico Rettore dell’Università di Padova, – si rende disponibile al pubblico in modo coordinato ed integrato il patrimonio bibliografico e documentario della città con evidenti ricadute positive per l’utenza e le Istituzioni attraverso la condivisione della piattaforma gestionale, realizzando delle economie di scala e permettendo allo studente, al ricercatore, a qualsiasi cittadino di poter accedere con una sola interrogazione di catalogo a tutto il patrimonio librario cittadino.  –- Attività come queste rappresentano da anni un importante impegno dell’Ateneo finalizzato a contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società ed a creare interazioni positive con il territorio. Oggi tali attività sono collocate nell’ambito della cosiddetta Terza missione che si affianca ai compiti tradizionali delle Università ovvero quelli dell’alta formazione e della ricerca scientifica. Quando si parla di “Terza missione” dell’Università si sottolinea un nuovo fondamentale obiettivo: il dialogo con la società che si esplica attraverso una serie articolata di azioni riconducibili principalmente agli ambiti strategici come l’Impegno pubblico e la valorizzazione del patrimonio culturale. L’accordo di oggi per l’Ateneo costituisce l’ultimo importante passo di questo impegno strategico, con questa firma si è raggiunto l’importante traguardo: tutte le importanti biblioteche della città di Padova sono entrate nel catalogo pubblico digitale».

Padre Alberto Fanton Direttore della Biblioteca Antoniana ©Giacomo De Checchi 2018

Tre sono gli aspetti che danno sostanza a queste affermazioni:

Il primo aspetto è collegato alla notevole importanza del patrimonio antico e di pregio conservato nella Biblioteca Antoniana, unica raccolta libraria francescana a non essere mai stata oggetto di confische, la cui origine risale alla prima metà del XIII secolo in un percorso storico strettamente collegato con quello della comunità dei Francescani conventuali della basilica di Sant’Antonio. Alcuni dati essenziali possono fornire un parziale quadro del patrimonio conservato nella biblioteca: 828 manoscritti, dei quali circa 600 medievali, oltre 260 incunaboli, 3.200 edizioni del XVI secolo e una notevole collezione di edizioni ebraiche.

Il Collegio di Presidenza della Veneranda Arca di S. Antonio, dal momento del suo insediamento, nel novembre 2016, da subito ha posto al centro della sua attenzione la Pontificia Biblioteca Antoniana, da alcuni anni chiusa al pubblico. Compiuti ora i necessari lavori di adeguamento, e ormai in prossimità della sua riapertura agli studiosi e agli studenti, si dà avvio oggi a un ulteriore passo in avanti per rendere noto il suo antico e ragguardevole patrimonio.

Il secondo elemento è costituito dalla volontà della biblioteca Antoniana e naturalmente della Veneranda Arca di S. Antonio, che ne ha la supervisione, di avviare iniziative comuni per valorizzare il patrimonio librario cittadino con particolare riguardo per i fondi antichi al fine di favorirne una maggiore visibilità e conoscenza da parte dei cittadini e degli studiosi.

Nella sensibilità modernamente intesa della gestione dei Beni Culturali, infatti, non si tratta più solo di saggiamente verificare e programmare le operazioni di salvaguardia relative alla ‘materialità’ dei Beni affidati alla gestione della Veneranda Arca. Essa è ora impegnata a una valorizzazione a tutto campo, che significa la messa in essere di ogni azione tesa allo studio, alla comprensione, alla diffusione del sapere e del pensiero che chi ci ha preceduto ha affidato alla pagina scritta e stampata.

La conferenza stampa nel Salone della Pontificia Biblioteca Antoniana ©Giacomo De Checchi 2018

Il terzo aspetto è la cornice in cui si colloca questo accordo. Da tempo è in atto un progetto di cooperazione relativo ai servizi delle biblioteche denominato Polo Universitario Veneto promosso dall’Università di Padova a partire da una lettera di intenti del 30 ottobre 1996 sottoscritta da Gilberto Muraro in qualità di Rettore dell’Ateneo e da alcune delle maggiori istituzioni scientifiche e culturali del territorio cittadino. A tale progetto hanno aderito tutte le più importanti biblioteche del territorio quali ad esempio: la Biblioteca Universitaria del MiBAC, il Sistema Bibliotecario urbano del Comune di Padova, le biblioteche del Seminario Vescovile, del Monumento Nazionale di Santa Giustina, del Monumento Nazionale dell’Abbazia di Praglia, dell’Accademia Galileiana, dell’Istituto teologico S. Antonio Dottore, dell’Archivio di Stato, del Conservatorio di Musica “C. Pollini”, dei Laboratori dell’INFN di Legnaro e quelle di altre importanti Istituzioni della città di Padova.

La rete di collaborazione si è sviluppata sulla base della considerazione comune che le utenze delle biblioteche dell’Ateneo e delle biblioteche delle altre istituzioni in parte si sovrappongono e tende a favorire la consultazione dei patrimoni bibliografici nel pieno rispetto dell’identità storica e di appartenenza istituzionale di ciascuna biblioteca cooperante, tenendo conto delle opportune esigenze di sicurezza e di conservazione dei rispettivi patrimoni documentali.

L’accordo garantisce a ciascuna istituzione la catalogazione e la gestione del proprio patrimonio bibliografico con il sistema di automazione dell’Ateneo e conseguentemente la visibilità dello stesso tramite un unico Catalogo in linea (OPAC Online Public Access Catalog) condiviso da tutte le biblioteche di tali istituzioni nonché la visibilità nazionale nel Catalogo Nazionale dell’Indice del Sistema Bibliotecario Nazionale.

Per informazioni
Veneranda Arca di S. Antonio
arcadisantantonio@gmail.com
www. arcadelsanto.org

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